La storiografia e le fonti archivistiche sulla Paneuropa e sull’Antieuropa: limiti e prospettive

La storia della nascita e dello sviluppo dei movimenti europeisti, democratici o autoritari, a cavallo tra le due guerre mondiali è stata ed è tuttora uno degli argomenti meno approfonditi dalla storiografia nazionale ed internazionale. Questa mancanza è dovuta da una parte alla maggior attenzione degli storici su argomenti legati a progetti federalisti più contemporanei, come ad esempio l’europeismo di Altiero Spinelli e del suo Manifesto di Ventotene e il percorso politico- diplomatico che ha portato gli Stati dell’Europa occidentale a costituire la Comunità economica europea (CEE) attraverso la firma del Trattato di Roma, dall’altra dalla mancanza o dalla inaccessibilità di importanti fonti documentarie. L’articolo La storiografia e le fonti archivistiche sulla Paneuropa e sull’Antieuropa: limiti e prospettive si propone di analizzare i limiti e le prospettive future della storiografia, anche alla luce di importanti sviluppi sulle fonti archivistiche e la digitalizzazione dei fondi, su due importanti progetti europeisti: la Paneuropa del conte Richard Nikolaus Coudenhove-Kalergi, legame federale tra le democrazie europee, e l’Antieuropa dell’Italia fascista di Benito Mussolini, volta invece alla creazione di un forte legame internazionale tra i partiti fascisti europei su cui Roma avrebbe avuto posizione egemone.